Le pensioni d’oro sono un’offesa: Papa Francesco torna sul tema del lavoro

02/07/2017   /   byEconomy Blogger  / Categories :  Economia & Finanza
le pensioni d'oro

C’è chi non arriva a fine mese e chi un impiego non riesce neppure a trovarlo ma ancora si sente parlare di pensioni d’oro. Il tema è stato preso di petto da Papa Francesco che ha parlato di offesa al lavoro.

Le pensioni d’oro- ha dichiarato nello specifico il pontefice nella udienza ai delegati della Cisl – sono un’offesa al lavoro non meno grave delle pensioni troppo povere, perché fanno sì che le diseguaglianze del tempo del lavoro diventino perenni.

Come noto, papa Francesco ha infatti incontrato il segretario generale del sindacato in occasione del XVIII congresso nazionale intitolato “Per la persona, per il lavoro” Per il pontefice una società che costringe gli anziani a lavorare e obbliga una generazione di giovani a restare a braccia conserte è stolta e miope.

Questo è un peccato grave – ha aggiunto – non dobbiamo parlare di economia di mercato, ma di economia sociale di mercato, come ci ha insegnato Giovanni Paolo II. Come dimostra anche la grande tradizione della Cisl, – ha detto il Papa nella udienza ai delegati Cisl con il segretario generale Furlan – il movimento sindacale ha le sue grandi stagioni quando è profezia. Ma – ha aggiunto – nelle nostre società capitalistiche avanzate il sindacato rischia di smarrire questa sua natura profetica, e diventare troppo simile alle istituzioni e ai poteri che invece dovrebbe criticare. Il sindacato col passare del tempo ha finito per somigliare troppo alla politica, o meglio, ai partiti politici, al loro linguaggio, al loro stile. E invece, se manca questa tipica e diversa dimensione, anche l’azione dentro le imprese perde forza ed efficacia.

Le dichiarazioni hanno riscosso applausi fragorosi da parte dei presenti all’udienza, in programma nell’aula Paolo VI alle 9, prima che il Papa andasse in piazza per la udienza generale. Il tema del lavoro, insomma, continua ad essere particolarmente sentito dal pontefice che in più occasioni si è schierato a favore della gente comune che, molte volte, non cerca arricchimento ma soltanto di poter vivere in maniera dignitosa e invece viene fagocitata dai paradossi di questa società perversa.

A questo sistema che si è inceppato appartengono anche le pensioni d’oro in un epoca in cui, più che negli anni passati, mezza popolazione non riesce ad arrivare a fine mese.

Il capitalismo del nostro tempo – ha aggiunto ancora il pontefice al proposito – non comprende il valore del sindacato, perché ha dimenticato la natura sociale dell’economia, dell’impresa, della vita, dei legami e dei patti. Ma forse la nostra società non capisce il sindacato perché non lo vede abbastanza lottare nei luoghi dei ‘diritti del non ancora’: nelle periferie esistenziali.

0 comments

Leave a reply

Archivi