Salute dell’uomo: l’iperplasia prostatica
18/02/2017 / byEconomy Blogger / Categories : Salute & SicurezzaL’iperplasia prostatica è una patologia molto diffusa, in genere di origine benigna. Si tratta dell’ingrossamento della prostata, una ghiandola presente nei soggetti di sesso maschile. Trovandosi in vicinanza dell’uretra la prostata ingrossata si traduce in sintomi ben noti e chiari.
Sintomatologia
L’iperplasia prostatica benigna di per sé stessa ha come unico sintomo l’ingrossamento della prostata. Questo tipo di problematica però porta ad una parziale occlusione dell’uretra. Per questo motivo la quasi totalità dei pazienti affetti da questa patologia tende a manifestare minzione molto frequente, anche ogni ora, dolore alla minzione, ritenzione dell’urina e maggiore propensione a manifestare infezioni urinarie.
Gran parte dei soggetti affetti da iperplasia prostatica benigna manifesta anche un rilevabile aumento di antigene prostatico specifico. Le cause della patologia non sono oggi ancora chiare, ciò che è certo è che si tratta di un problema molto diffuso: circa il 50% degli uomini di età superiore ai 50 anni ne soffre in qualche misura.
La diagnosi di iperplasia prostatica benigna si effettua in genere con la palpazione della prostata, solo in un numero ridotto di casi risulta necessario effettuare ulteriori indagini per verificare la presenza della patologia, o le dimensioni della prostata.
La terapia
Per poter curare l’iperplasia prostatica benigna è importante valutare le cause che hanno portato a questo tipo di disturbo. Secondo alcuni specialisti si tratta di una risposta all’eccesso di ormoni androgeni, in particolare di testosterone.
Altri esperti invece ritengono che l’iperplasia della prostata sia dovuta all’utilizzo regolare dell’uretra e al fluire dello sperma: queste attività portano a continui microtraumi alla prostata, che dopo alcuni decenni tende ad infiammarsi.
Non esiste ancora una certezza sulle cause del problema, per questo motivo anche le cure suggerite non sono sempre di tipo omogeneo. A volte infatti si tende a minimizzare i sintomi; a tal proposito si utilizzano farmaci alfa bloccanti, che consentono di rilassare la muscolatura liscia, favorendo la corretta espulsione dell’urina.
In altri casi si usano inibitori dell’enzima 5-alfa reduttasi, in modo da diminuire la conversione del testosterone in Diidrotestosterone, un ormone che contribuisce al manifestarsi dell’iperplasia prostatica benigna.
L’intervento
In alcuni casi l’utilizzo di farmaci non apporta alcun tipo di miglioramento sensibile. In questa situazione si è in genere costretti all’intervento di resezione della prostata, con totale rimozione della ghiandola.
Tale intervento è in genere micro invasivo, praticato utilizzando la chirurgia laser, che permette di diminuire le complicazioni post intervento e anche il tempo di ripresa del soggetto operato.
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